J Krishnamurti (1895 –1986)
3ème Millénaire n..82 –
Traduzione della dr.ssa Luciana Scalabrini
Con il suo insegnamento Krishnamurti mostrò come tutti i
problemi umani dipendano dal disordine interiore di ogni individuo. Predicò l’urgente
necessità, per ciascuno di noi, di imparare a osservare “intimamente” (senza la
separazione del pensiero) tutto il processo del “me”, per comprendere il doppio
senso della vita e della morte.
Per scoprire cosa è vivere, ci
occorre avere non solo dell’energia, ma anche una qualità di passione… Perché
esista quella passione, bisogna domandarci da dove viene la perdita d’energia.
E’ facile vedere che è una perdita d’energia seguire qualcuno, capite? Avere un
leader, un guru, perché, quando seguite, imitate, copiate, ubbidite, stabilite
un’autorità, di conseguenza la vostra
energia è diluita. Osservate questo, per favore, fatelo… Potete vedere come
perdete la vostra energia quando accettate un compromesso. Sapete cos’è un
compromesso? C’è compromesso quando c’è paragone. Ora, dalla nostra infanzia
siamo portati a paragonare… vi paragonate a un altro, che l’ “altro ”sia un
santo, un eroe, un dio, un’idea, un’ideologia, paragonate, misurate e tutto
questo origina dei compromessi che non sono niente altro che un’immensa perdita
di energia…
Perdete energia e di questa
energia avete bisogno se vi proponete di capire il modo mostruoso in cui
viviamo, e bisogna che la comprendiamo, è la sola cosa che abbiamo… E
trattandosi di comprenderla, vi occorre essere in contatto intimo con lei, non
c’è alcuno spazio tra voi stessi, l’osservatore, e questa cosa osservata, cioè
la disperazione, ecc…; e per questo, bisogna disporre di un’energia immensa, di
uno slancio totale. Se disponete di quella energia che non si dissipa, quando
questo vi arriva, potete comprendere che cosa è vivere. Allora non c’è nessuna
paura della vita, dello slancio della vita. Sapete cos’è lo slancio? E’ una
cosa che non ha né inizio né fine, e di conseguenza, quel movimento, in se
stesso è la bellezza…
Dunque la vita è quello
slancio, e per comprenderla, bisogna che ci sia libertà ed energia. Comprendere
la morte è comprendere qualcosa che è in rapporto molto stretto con la vita…
Dall’istante in cui le separate, c’è conflitto e il rapporto che le unisce
scompare…
Ed ora approfondiamo la
questione della morte. Vi siete domandati perché avete paura della morte?
La paura vi impedisce di
guardarla in faccia, come vi ha impedito di vivere senza angoscia, senza
sofferenza, senza senso di colpa; abbiamo già parlato di quel mondo di
brutalità. La paura vi ha impedito di vivere, e ora vi impedisce di guardare
che cosa è la morte…
Dal momento in cui interviene
la paura, avete aperto la porta alla volontà, alla resistenza, tutte cose che
sono perdita d’energia. La fine dell’energia che si manifesta nel “me”, è la
possibilità di guardare la morte in faccia.
Guardare in faccia una cosa di
cui non sai assolutamente niente, esige grandi forze, no? Non posso farlo che
se non ho nessuna volontà, nessuna resistenza, nessuna perdita d’energia.
Ora, ce ne vuole al più alto punto
possibile per far fronte allo sconosciuto; quando c’è quella energia totale, la
paura della morte c’è ancora?… E’ solo quando ho vissuto una vita di resistenza,
di volontà e di scelta che c’è la paura di non più essere, di non vivere più.
Ma quando la mente ha affrontato lo sconosciuto, tutte queste cose svaniscono e
c’è un’immensa energia. Là dove esiste, dove c’è intelligenza, la morte esiste
ancora? Dovete scoprirlo da voi stessi.